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IMMAGINE IN MOVIMENTO

Esperienze elementari di cinema di animazione

Montaggio e sonorizzazione (*)

Nel caso del film di animazione vale lo stesso discorso fatto per il fotoromanzo e per il film con persone reali. È più comodo girare assieme le scene che prevedono un determinato sfondo o una determinata tecnica di ripresa, ristabilendo alla fine l’ordine cronologico della narrazione.


Per tagliare e giuntare la pellicola nei punti stabiliti, dato che il fotogramma del Super 8 è molto piccolo ed è scarsamente riconoscibile ad occhio nudo, ci si servirà di una piccola moviola e di una giuntatrice a colla o a nastro adesivo.

 

Per quanto riguarda la sonorizzazione, se si è in possesso di un proiettore Super 8 sonoro (che normalmente è in grado sia di riprodurre il suono, sia di registrarlo) è possibile far applicare sulla pellicola, da un laboratorio specializzato, una sottile banda magnetica su cui registrare il commento o la musica.
Dato che, in questo modo, è pressoché impossibile ottenere una sincronizzazione perfetta tra suono e immagine, si preferirà limitare il sonoro ad una o più voci narranti fuori campo ed eventualmente alla musica di sottofondo.
Se non si dispone di un proiettore sonoro, si potrà registrare a parte, il tutto, su una cassetta.
Attenzione però: per non avere commenti parlati che non riescono ad andar d’accordo con le immagini perché gli uni o le altre sono troppo lunghi o troppo corti, è necessario stabilire prima della ripresa, con un cronometro, la durata effettiva del parlato e, successivamente, stabilire la lunghezza della ripresa aumentando o diminuendo il numero dei disegni o dei movimenti da effettuare.

 

(*) Come già accennato in una precedente pagina, un'esperienza come questa, messa in atto verso la fine degli Anni 80, oggi non sarebbe più possibile, almeno con le attrezzature descritte. Infatti, se da una parte proiettori e cineprese usati si possono trovare molto facilmente e a prezzi accettabili, esiste però qualche problema per quanto riguarda la pellicola Super8. Ammesso che sia ancora prodotta, per essere sviluppata dovrebbe essere inviata a laboratori all'estero super-specializzati, con costi certamente non economici e tempi di restituzione a dir poco biblici. Alla fine degli Anni Ottanta il tempo di attesa per lo svoluppo della pellicola usata per l'esperienza qui descritta fu di circa un mese, mentre nemmeno dieci anni prima era solo di qualche giorno. Già da allora in campo amatoriale aveva iniziato a prendere il sopravvento il video con attrezzature di ripresa sempre più piccole ed economiche, per non parlare dei moderni Smartphone. Inevitabile che oggi il Super8 sia diventato ormai “preistoria”!

Oggi, nel 2024, è attuabile una simile esperienza?

Grazie alla diffusione del personal computer e dei programmi di video-editing, la fase di post-produzione di un filmato o di un video (montaggio e sonorizzazione) è senz'altro facilitata e resa più precisa anche a livello amatoriale.
Tuttavia è la prima fase, quella delle riprese, che risulta più problematica. Infatti, mentre le vecchie cineprese Super8, anche le meno costose, erano quasi tutte dotate di scatto singolo, le attuali videocamere amatoriali questa possibilità non ce l'hanno. È vero che in genere possono scattare anche immagini fisse, ma non è la stessa cosa, anche se, almeno in teoria, tali immagini potrebbero essere trattate e messe in sequenza grazie a un programma di video-editing.
 

 


Alcuni di questi programmi permetterebbero addirittura di creare animazioni senza dover disegnare a mano scene, personaggi e perfino movimenti ed espressioni facciali.
Tuttavia è proprio questo, a mio avviso, il loro limite: quello di escludere la manualità, una delle capacità fondamentali di ogni essere umano che i progressi della tecnologia tendono a disconoscere e che, al contrario, andrebbe educata fin dalla più tenera età. Non si dimentichi, infatti, che in origine l'intelligenza umana pare sia nata e si sia via via sviluppata proprio grazie alla manualità.

 

Copertina

Due parole

Disegnare
 con la luce

Riprodurre
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