Esperienze
elementari sulla illusione del movimento
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Zootropio
Un’altra
delle “macchine miracolose” inventate nell'ottocento, il cui
nome deriva dal fatto che fu realizzato per studiare il
movimento degli animali, è lo zootropio. Nella nostra
versione, ci serviremo più comodamente di un giradischi che
ci permetterà di vedere una immagine in movimento
continuo.Se pensiamo di servirci sempre dello stesso
strumento dobbiamo innanzi tutto calcolare la circonferenza
del piatto del giradischi o, dato che il diametro del piatto
può variare, possiamo costruirci un disco di carta da poter
usare su diversi piatti.
Una volta misurata
la circonferenza, dobbiamo ritagliare una striscia di carta
più lunga di uno o due centimetri che, con piegature
successive, divideremo in
12
parti.
Tenendo piegata la striscia, con una forbice robusta,
possiamo operare dei tagli in modo che tra una piegatura e
l’altra ci sia una fessura di circa un centimetro.
Su ognuna delle
parti in cui si sarà piegata la striscia si dovrà eseguire
un disegno rappresentante lo stesso soggetto che, con
successive modificazioni, dovrà apparire in posizioni
diverse.
Il
movimento
che si intende rappresentare, come esemplificato nella
figura,
dovrà essere
ciclico,
come se alla fine della striscia ricominciasse daccapo.
I disegni non devono
essere fatti a caso ma seguire uno schema di realizzazione
ben preciso e, comunque, la loro sequenza deve procedere da
destra a sinistra,
seguendo in questo modo il movimento del giradischi.
Alla fine della
realizzazione la striscia dovrà essere
rinchiusa a cerchio
per essere sistemata attorno al piatto del giradischi (un
centimetro o due in più sono proprio per facilitare questa
operazione).
Dobbiamo considerare
il primo disegno
come inizio e fine dello stesso movimento:
in questo modo non considereremo dodici disegni effettivi ma
tredici, il primo e l’ultimo dei quali, in realtà, si
identificano. |
Seguendo lo
schema esemplificato a fianco,
dovremo
eseguire in un primo momento il primo e il settimo,
corrispondente al disegno mediano.
In un secondo momento eseguiremo i disegni mediani
ai primi due, cioè il quarto e il decimo e, in un
terzo tempo, realizzeremo i restanti intermedi.
Alla fine la striscia di carta, con le fessure già
effettuate tra un disegno e l’altro, sarà chiusa a
cilindro con i disegni all’interno e, come abbiamo
visto, sarà sistemata attorno al piatto del
giradischi, che si farà ruotare alla velocità di 33
giri.
Guardando
attraverso le fessure si avrà l'illusione di vedere
l'immagine in movimento. Essendo ciclico, il
movimento cesserà solo con l’arresto del giradischi.
Può succedere che i disegni, eseguiti magari con
pennarelli, appaiano anche in trasparenza
all’esterno del cilindro di carta. In questo caso si
potrà ovviare all'inconveniente incollando
all’esterno tante strisce di cartoncino opaco quanti
sono i disegni.
La
suddivisione del movimento, effettuata secondo lo
schema suggerito, corrisponde ad una
operazione
logica,
in cui le varie componenti di un problema vengono
percepite dapprima globalmente e poi analiticamente.
Ciò corrisponde alla stessa operazione di
suddivisione del movimento tipica del cinema di
animazione. |
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