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FUMETTO E SEQUENZE

Realizzazione grafica del fumetto

Suddivisione della pagina

Una accurata stesura della sceneggiatura indicherà il tipo di inquadratura di ogni singola vignetta, i personaggi presenti, lo sfondo sul quale i personaggi si agitano e il dialogo. La prima cosa da fare sarà quindi quella di impostare la pagina  suddividendo lo spazio a disposizione e delimitando così i contorni delle vignette.
Solitamente i disegnatori di fumetti lavorano su “tavole” di dimensioni maggiori rispetto a quelle che avrà la pagina della pubblicazione in fase di stampa. Questo permette di lavorare senza dover ricorrere alla pazienza di un miniaturista o senza usare la lente di ingrandimento per realizzare i particolari di alcuni disegni. “In grande” si lavora meglio e più in fretta. A scuola si può fare la stessa cosa lavorando su di un foglio di dimensione A3, che si potrà ridurre poi con lo zoom della fotocopiatrice alla dimensione voluta. Una volta impostata la pagina con la delimitazione delle vignette, queste possono essere ritagliate per facilitare la realizzazione dei disegni. Lavoro di gruppo in effetti, non significa sgomitarsi sopra uno stesso elaborato, ma suddividere l'attività in vista di un fine comune. Lo stesso vale per il fumetto. Ogni bambino avrà quindi davanti alcuni piccoli riquadri sui quali dovrà rappresentare quanto indicato dalla sceneggiatura. Si inizierà con una serie di piccoli riquadri tutti uguali e si cercherà, in un secondo tempo, dì montare le vignette in modo più articolato dando peso, equilibrio e volume a tutta la tavola.

Il fumetto e la fotocopiatrice

Anziché disegnare ogni singola vignetta, è possibile semplificare il lavoro sfruttando le funzioni di ingrandimento e riduzione della fotocopiatrice in modo da semplificare e accorciare i tempi di realizzazione.
Abbiamo già visto che i personaggi dei fumetti devono avere una loro coerenza grafica, devono cioè possedere alcuni  tratti tali da renderli immediatamente riconoscibili, sia che li abbiano disegnati autori diversi, sia che siano stati tracciati in dimensioni o tempi diversi, dalla stessa mano.
Procedendo con dei ragazzi, si cercherà di definire l’”identikit” dei personaggi, cominciando dai tratti del volto. Otterremo così il disegno di un primo piano che rappresenterà il punto di partenza per la definizione delle sue altre caratteristiche fisiche.

Personaggi con dettagli mobili

Già a questo punto, e prima di procedere oltre, possiamo modificare i tratti del volto del personaggio, in modo da dargli anche delle espressioni diverse. Come nell'immagine a destra, sarà sufficiente disegnarlo senza bocca e fotocopiare il disegno a grandezza naturale, aggiungendo poi di volta in volta, con forbici e colla, l’espressione mimica che più si addice alla vignetta in cui il personaggio sarà inserito. Altrettanto si può fare con gli occhi, per dare al volto del personaggio maggiore mobilità.

Una volta definita l’espressione del personaggio, ricorrendo allo zoom della fotocopiatrice il primo piano può essere ridotto del 70%. Il disegno può essere così completato con altri particolari del corpo, con la trasformazione del primo piano in un piano americano. Riducendo ulteriormente il piano americano del 70% è possibile completarlo e trasformarlo in una figura intera che, a sua volta, può essere ulteriormente ridotta  per un suo inserimento in vignette che rappresentino campi medi o lunghi.
Si potrà quindi predisporre un foglio con tante figurine del personaggio in diverse dimensioni, figurine che potranno poi essere ritagliate e incollate all’interno delle vignette senza bisogno di essere ridisegnate ogni volta.

Va specificato che, per poter essere agevolmente fotocopiati,
  i disegni (eseguiti inizialmente a matita) devono essere ripassati  sempre con un pennarello nero a punta sottile.

Paesaggi e ambientazioni

A questo punto mancano solo gli sfondi e le ambientazioni delle varie vignette. Se una sequenza della nostra storia si svolge sempre nello stesso luogo, non sarà necessario disegnare lo sfondo ogni volta, ma sarà sufficiente fotocopiarlo riducendolo alle dimensioni volute, ritagliarlo e incollarlo all’interno di ogni singola vignetta.

Collage finale

A questo punto del lavoro abbiamo a disposizione i riquadri delle vignette, gli sfondi e i personaggi in dimensioni diverse. Non resta che scrivere le battute all’interno dei fumetti e procedere all’assemblaggio di tutti gli elementi: lavorando di forbici e colla si ricompone la pagina completandola via via con vignette, sfondi, personaggi e fumetti . È evidente a questo punto perché sia preferibile lavorare “in grande”, sfruttando la possibilità di riduzione offerta dalla fotocopiatrice. Questo permette di effettuare i disegni con maggior cura, arricchendoli di particolari che in un disegno di piccole dimensioni comporterebbero maggiori difficoltà di realizzazione.

Contestualizzazione e decontestualizzazione

Nell'esempio a destra gli sfondi sono stati ottenuti utilizzando alcune foto ricavate da una rivista e fotocopiate nelle dimensioni volute. Lavorando di collage, il fumetto è stato così assemblato inserendo elementi disegnati (personaggio, fumetti e didascalie) su sfondi realistici. 

 

Nell'esempio a sinistra, invece, un personaggio appositamente fotografato in classe, scontornato dal contesto in cui è avvenuta la ripresa, è stato inserito in un contesto nuovo. Come vedremo nella prossima pagina, nel fumetto fotografico si possono utilizzare tecniche di contestualizzazione e decontestualizzazione per creare situazioni e sfondi altrimenti difficilmente realizzabili.

 

 

 

Copertina

Due parole

Disegnare
 con la luce

Riprodurre
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Proiezioni
dirette

Approccio
alla copy-art

Fumetto
e sequenze

Immagine
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