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FUMETTO E SEQUENZE

Linguaggio iconico: vignette e inquadrature

In qualsiasi riproduzione o interpretazione grafica, pittorica, fotografica, filmica o televisiva della realtà, l'inquadratura è la delimitazione dello spazio visivo rappresentato. In un dipinto l'inquadratura è data dai margini della tela, in fotografia, nel cinema e in televisione dallo spazio visivo che l'operatore ha delimitato nel mirino della propria apparecchiatura al momento della ripresa.
Così come nelle altre produzioni iconiche, i diversi tipi di inquadrature non vengono usati nel fumetto in modo arbitrario ma a seconda del significato che la stessa inquadratura deve esprimere. Se il volto di un personaggio inquadrato esprime uno stato d'animo, esso difficilmente sarà riconoscibile in una inquadratura dove la figura umana è di piccole dimensioni rispetto all'ambiente che la circonda. Allo stesso modo la visione di un paesaggio non potrà essere riconoscibile e comprensibile in un tipo di inquadratura che rappresenti solo un volto umano.

Di seguito è riportata la classificazione dei vari tipi di inquadratura e la relativa terminologia, che in fotografia, cinema e televisione, si riferiscono alla rappresentazione dell'ambiente e della figura umana. Nel fumetto troviamo un esempio del susseguirsi di più immagini disegnate, la cui struttura e inquadratura richiamano la stessa classificazione delle inquadrature fotografiche e cinematografiche.

Campo Lunghissimo (C.L.L.) 

Si tratta di una visione di largo respiro di un ambiente o paesaggio. L'eventuale presenza della figura umana è secondaria e accessoria rispetto alla visione d'insieme

Campo Lungo (C.L.)

Si tratta sempre di una visione d'insieme dell'ambiente o paesaggio. L'angolo visuale è più ristretto rispetto al campo lunghissimo e delimita uno spazio visivo di largo respiro. La presenza della figura umana non è ancora rilevante

Campo Medio (C.M.).

Si tratta sempre di una visione d'insieme ma ancora più ristretta delle precedenti, nella quale la presenza di un soggetto umano comincia ad acquistare rilevanza, anche se è sempre l'ambiente che prevale.

Figura intera (F.I.).

L'ambiente è ancora riconoscibile ma è sulla persona, inquadrata in modo da ''riempire" l'inquadratura, che comincia ad accentrarsi l'attenzione

Piano Americano (P.A.).

È chiamato così perché introdotto dal cinema americano. Il soggetto è inquadrato più o meno dal ginocchio in su. L'ambiente è ancora riconoscibile ma l'attenzione è ormai concentrata sulla persona. L'espressione del volto comincia ad assumere rilevanza.

Piano Medio (P.M.).

E' detta anche “mezzo-busto”. L'attenzione è concentrata sulla persona che è inquadrata dalla cintola in su. L'ambiente è secondario rispetto al soggetto e nel fumetto può anche essere omesso.

Primo Piano (P.P.). 

Il soggetto è inquadrato all'altezza delle spalle. L'attenzione è concentrata sull'espressione del volto.

Primissimo Piano (P.P.P.).

Il volto del soggetto riempie tutta l'inquadratura che acquista così forza espressiva.

Dettaglio (DETT.).

Può rappresentare l'inquadratura di un particolare di un soggetto umano o anche di un oggetto inanimato. Viene usato spesso nel cinema come ''inserto'' tra un'inquadratura e un'altra.

Tra un tipo di inquadratura e l'altra possono sussistere infinite sfumature. Per questo, e per non annoiare i bambini con una classificazione troppo schematica, sarà sufficiente che ne riconoscano quattro: Campo Lungo, Figura intera, Primo Piano e Dettaglio.

(N.B. - I disegni dei diversi tipi di inquadratura sono tratti da "Daniela Antonello, Giuseppe Forti: Occhio... all'immagine! - Quaderni operativi di Educazione all'immagine per la Scuola
elementare, Signum Scuola, Padova 1993)

 

Copertina

Due parole

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Approccio
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Fumetto
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