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APPROCCIO ALLA COPY-ART

Movimento

In una fotocopiatrice una delle funzioni del coperchio è di mantenere l’originale aderente al vetro. Se ciò non accadesse, le parti non a perfetto contatto con il vetro risulterebbero sfocate. In secondo luogo il coperchio impedisce all’originale di muoversi: se, infatti, un colpo d'aria spostasse il documento che stiamo fotocopiando, la copia risulterebbe illeggibile o, nella migliore delle ipotesi “mossa” proprio come una fotografia effettuata agendo con troppa energia  sul pulsante di scatto, o eseguita a mano libera con un tempo di otturazione troppo lento. Se noi stessi proviamo a spostare il foglio mentre lo scandaglio luminoso è in movimento, possiamo ottenere dei risultati come quelli che possiamo osservare sotto ('originale è a fianco).

Tale esperimento però va pianificato. Osserviamo lo schema in alto, riprodotta dal testo di Bruno Munari "Xerografie originali, Un esempio di sperimentazione sistematica strumentale" (Quaderni di Design, Nicola Zanichelli, Bologna 1977) e vediamo come un esercizio che potrebbe sembrare legato al caso, possa invece prevedere diverse varianti. Il movimento infatti può essere continuo, a scatti,  a zig-zag, lineare, circolare, combinato con altri movimenti, eccetera. Nelle pagine successive si potranno osservare alcuni esempi di “xerografie in movimento”.

 

 

Copertina

Due parole

Disegnare
 con la luce

Riprodurre
la realtà

Proiezioni
dirette

Approccio alla
copy-art

Fumetto
e sequenze

Immagine
in movimento