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DISEGNARE CON LA LUCE

La camera oscura e il rivelatore

Siamo stati in una stanza buia illuminata debolmente da una luce rossa. I sali s'argento dei nostri cartoncini hanno la particolarità di non essere sensibili ad alcuni colori, come il rosso e il verde. Si potevamo quindi maneggiare i cartoncini senza che si scurissero come succede se la luce è bianca. Abbiamo provato a mettere sul cartoncino degli oggetti opachi o semitrasparenti e ad illuminarli per un brevissimo istante con la luce bianca di una normale lampadina. Abbiamo poi provato ad osservare i cartoncini alla luce rossa, ma non riuscivamo a vedere assolutamente nessun segno. Gli oggetti, infatti, non avevano lasciato nessuna impronta visibile perché l'intensità della luce era insufficiente e il tempo di esposizione era troppo breve.
In realtà sul cartoncino i
sali d'argento si erano ossidati un po', ma non tanto da rendere visibile l'immagine ai nostri occhi. L'immagine era nascosta o "latente". Abbiamo messo allora i cartoncini dentro un liquido che il maestro aveva preparato prima e ci siamo accorti che un po' alla volta su di essi si formava l'impronta degli oggetti, mentre attorno all'impronta il cartoncino diventava sempre più nero. Il liquido usato aveva rivelato l'immagine che era nascosta. Per questo si chiama rivelatore o sviluppo. Dopo lo sviluppo il cartoncino va sciacquato in acqua e immerso nel fissaggio come indicato nel 2° schema.
Qualche esempio dei risultati alla pagina seguente.

 

 

 

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Disegnare
 con la luce

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